Il Chianti "Monrosso" di Monsanto, presenta un colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso si percepiscono intensi sentori di frutta rossa matura. In bocca è morbido ed elegante, richiama nuovamente la frutta a bacca rossa, ed è sostenuto da una buona acidità e da un finale persistente.
Il Castello di Monsanto, che conta oltre 70 ettari di vigneti, comprende circa 25 ettari vitati situati all’interno del comprensorio di produzione del Chianti Colli Senesi. È qui che nasce il Chianti DOCG “Monrosso”, un Chianti giovane e fresco, vinificato con una macerazione delle bucce a contatto con il mosto per circa due settimane e completato con un riposo per un anno, prima della commercializzazione, in botti di rovere di Slavonia.
Rosso toscano dall'ottimo rapporto qualità-prezzo.
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Il Chianti "Monrosso" di Monsanto, presenta un colore rosso rubino con riflessi violacei. Al naso si percepiscono intensi sentori di frutta rossa matura. In bocca è morbido ed elegante, richiama nuovamente la frutta a bacca rossa, ed è sostenuto da una buona acidità e da un finale persistente.
Il Castello di Monsanto, che conta oltre 70 ettari di vigneti, comprende circa 25 ettari vitati situati all’interno del comprensorio di produzione del Chianti Colli Senesi. È qui che nasce il Chianti DOCG “Monrosso”, un Chianti giovane e fresco, vinificato con una macerazione delle bucce a contatto con il mosto per circa due settimane e completato con un riposo per un anno, prima della commercializzazione, in botti di rovere di Slavonia.
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| Regione | ITALIA - Toscana |
|---|---|
| Denominazione | Chianti Classico DOCG |
| Vitigno | Sangiovese 80%, Canaiolo 15%, Merlot 5% |
| Annata | 2020 |
| Alcol (%) | 13,5 |
| Litri | 0,75 |
| Abbinamenti | È perfetto da abbinare con il menu tipico della cucina tradizionale toscana. Buono con la grigliata mista di carne. |
L'azienda
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CASTELLO DI MONSANTO
Il Castello di Monsanto risale alla metà del 1700 e da cinquant’anni è diventato la casa dei pregiati Chianti della famiglia Bianchi. Aldo Bianchi divenne proprietario del castello nel 1961 e fin dal primo momento rimase affascinato dal panorama pittoresco del luogo, immerso nel verde collinare della Val d’Elsa. Il castello venne dato in dono per le nozze del figlio Fabrizio e la consorte Giuliana e questa fu l’origine di una bellissima storia di passione per il vino. Fabrizio e Giuliana iniziarono a impiantare nuove vigne e a ristrutturare i casali circostanti, consapevoli dell’immenso valore della terra del Chianti Classico. |
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