Il Lezèr di Foradori è un succoso e divertente rosato con un'invitante veste rosa intensa tendente al violaceo dal naso estremamente fragrante. Dal bicchiere esplode una vera e propria spremuta di fragoline di bosco e lamponi circondati da spezie dolci e inebrianti profumi di fiori di campo. L'assaggio rivela un sorso tutto giocato sulla freschezza e sulla golosità di beva, di una semplicità mai banale e sempre appagante. Al palato ritornano le spezie e la miriade di frutti rossi, tanto da sembrare quasi un succo di frutta.
Questo rosso con le vesti di un rosato nasce da decine di prove di vinificazione con brevi macerazioni in anfora, legno, cemento e acciaio. Tali brevi macerazioni cambiano ogni anno in base all’annata, venendo scelti di volta in volta i contenitori, le tecniche e le tempistiche migliori. Le macerazioni avvengono sempre in lotti separati e mai con più di 24 ore di permanenza sulle bucce di uve sanissime che fermentano spontaneamente ed affinano nei medesimi contenitori per 4 mesi. Nessuna chiarifica o filtrazione. Vino fatto come una volta con metodi artigianali.
Le uve di Teroldego provengono dai vigneti sabbiosi di 30 anni situati a Mezzolombardo, nel cuore della Piana Rotaliana, allevati con la tipica pergola trentina e seguendo i precetti della biodinamica; per vini fedeli all'annata e alla zona, senza lieviti selezionati, sostanze chimiche o di sintesi.
L’idea di vinificare un rosato leggero e celebrativo dei mesi estivi intrigava da anni Elisabetta Foradori ma solo la grandine di agosto 2017, che distrusse il 40% del raccolto, le ha dato l’occasione di buttarsi senza remore.
Dalle piccole quantità delle vigne danneggiate è nato un mosaico di decine di prove che costituisce l'ultima creatura di casa Foradori; nasce quindi con lo spirito della sperimentazione e continua ancora oggi su questa strada.
Molteplici sfumature di Teroldego.
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Il Lezèr di Foradori è un succoso e divertente rosato con un'invitante veste rosa intensa tendente al violaceo dal naso estremamente fragrante. Dal bicchiere esplode una vera e propria spremuta di fragoline di bosco e lamponi circondati da spezie dolci e inebrianti profumi di fiori di campo. L'assaggio rivela un sorso tutto giocato sulla freschezza e sulla golosità di beva, di una semplicità mai banale e sempre appagante. Al palato ritornano le spezie e la miriade di frutti rossi, tanto da sembrare quasi un succo di frutta.
Questo rosso con le vesti di un rosato nasce da decine di prove di vinificazione con brevi macerazioni in anfora, legno, cemento e acciaio. Tali brevi macerazioni cambiano ogni anno in base all’annata, venendo scelti di volta in volta i contenitori, le tecniche e le tempistiche migliori. Le macerazioni avvengono sempre in lotti separati e mai con più di 24 ore di permanenza sulle bucce di uve sanissime che fermentano spontaneamente ed affinano nei medesimi contenitori per 4 mesi. Nessuna chiarifica o filtrazione. Vino fatto come una volta con metodi artigianali.
Le uve di Teroldego provengono dai vigneti sabbiosi di 30 anni situati a Mezzolombardo, nel cuore della Piana Rotaliana, allevati con la tipica pergola trentina e seguendo i precetti della biodinamica; per vini fedeli all'annata e alla zona, senza lieviti selezionati, sostanze chimiche o di sintesi.
L’idea di vinificare un rosato leggero e celebrativo dei mesi estivi intrigava da anni Elisabetta Foradori ma solo la grandine di agosto 2017, che distrusse il 40% del raccolto, le ha dato l’occasione di buttarsi senza remore.
Dalle piccole quantità delle vigne danneggiate è nato un mosaico di decine di prove che costituisce l'ultima creatura di casa Foradori; nasce quindi con lo spirito della sperimentazione e continua ancora oggi su questa strada.
Molteplici sfumature di Teroldego.
| Regione | ITALIA - Trentino-Alto Adige |
|---|---|
| Denominazione | Vigneti delle Dolomiti IGT |
| Vitigno | Teroldego 68%, 32% Schiava, Merlot e Lagrein |
| Annata | 2022 |
| Alcol (%) | 12 |
| Litri | 0,75 |
| Attestazione in Etichetta | Certificazione MIPAAF - Biologico |
| Abbinamenti | "Vino da merenda" che accompagna perfettamente un tagliere di affettati e salumi, stuzzichini, pizza, piatti a base di verdure e caldarroste. |
L'azienda
|
FORADORI
Nel paese di Mezzolombardo, al centro della Piana Rotaliana dove si incrociano la Valle dell'Adige e la Val di Non, sorge dal 1901 la cantina Foradori. Dopo 4 generazioni di viticoltori è ancora oggi uno dei punti di riferimento trentini, capace di continue innovazioni. |
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