CAVALIERI

Cavalieri è il lieto fine di una fiaba avvincente, tramandata da padre in figlio, da Eugenio a Gabriele, e giunta fino a noi.

L’anima del passato è Eugenio Benedetti, per tutti Gegè, da cui prende nome l’etichetta più nota della cantina. Un saper fare cocciuto e ostinato, ideologicamente lontano dal Verdicchio venduto a prezzi irrisori in bottiglie a simil forma di anfora. Lungi dall’omologarsi a una veste cromatica cristallina e trasparente e a un gusto sciapo e asettico, il Verdicchio di Matelica di Gegè era già allora progressista, contro corrente e di spirito moderno. Il figlio Gabriele è andato a ripetizioni dal padre Gegè, ne ha assorbito tutta la grinta, coraggiosa e intraprendente, ed è oggi alla guida della cantina, ispirato e stimolato dalla generazione precedente. Il progetto che si è messo in testa di recente Gabriele è quello di dar vita a delle espressioni integralmente e indiscutibilmente marchigiane di Pinot Nero.

Cavalieri è il nome del podere ereditato da Gegè e lasciato in dote a Gabriele. Qui, dove il territorio è per natura roccioso, scosceso e un po’ scorbutico, prendono vita grappoli di grande carattere, personalità viva e determinatezza. Attualmente sono otto gli ettari di vigneto di proprietà distribuiti tra Podere Cavalieri e Podere Fornacione, sulle fasce pedemontane che animano l’areale di produzione della denominazione Verdiccio di Matelica. La cantina Cavalieri si affida da sempre ai principi sanciti dall’agricoltura biologica; inoltre pratica da vent’anni l’inerbimento interfilare e ha inaugurato nuovi impianti, a partire da un’accurata selezione dei migliori cloni aziendali. Le etichette di Cavalieri sono molto più di semplici vini da bere, sono vini personali, affettuosi, spontanei ed estroversi, interpretati con cura fedele, ieri come oggi.