MUNI DANIELE PICCININ

Daniele Piccinin inizia la sua carriera come ristoratore, apre infatti con un suo amico un ristorante di cucina non tradizionale ed è lui a gestire la sala. In questo ambiente inizia ad appassionarsi al vino e inizia il suo percorso tra degustazioni e attività in cantine.L’obbiettivo era quello di capire come si trasforma l’uva in vino e saperne raccontare tutte le caratteristiche.

Nel 2006 prese la decisione di vendere la sua parte di ristorante e di dedicarsi completamente al vino acquistando dei terreni intorno a una vecchia casa di famiglia nella contrada di Muni che si trova a San Giovanni Ilarione nella Lessinia, a nord est di Verona in un altitudine di 200/300 metri. Qui i terreni sono calcarei con argilla e terra nera vulcanica.
Inizia quindi a coltivare uva e vinifica da Angiolino Maule, produce così i suoi primi vini, un blend di Chardonnay e di Durella.

Nel 2010 poi riesce a produrre il suo primo vino nella sua cantina sempre con lo stesso metodo non tradizionale con cui ha sempre lavorato, infatti la sua scelta è quella di lavorare il meno possibile la vigna in modo da creare un sistema di viticoltura semplice e naturale. Nei suoi filari crescono diverse specie di piante tra cui la menta, cereali estivi e invernali, erba medica o piantaggine e gli unici trattamenti invasivi che si permette di fare sono con rame e zolfo solo nei casi più rari.
Inoltre la sua scelta è quella di portare avanti il vitigno autoctono delle sue terre, la Durella, una varietà che rischiava di andare persa.

Oggi Daniele produce 3 tipi diversi di vini: il bianco di Muni composto da Chardonnay e Durella, il Montemagro che è una selezione delle migliori uve Durella e l’Airone, un metodo classico a base di Durella dalla bolla finissima.