CLEMENT LAVALLEE

Clément Lavallée proviene da una lunga stirpe di coltivatori e produttori di vino Chablis, ma l'annata 2019 è la prima con la sua etichetta. Dopo un precoce interesse per l'enologia, all'età di 15 anni Clement decide di viaggiare in Francia e nel mondo in cerca di ispirazione. Il suo percorso è iniziato con Domaine Verret a Saint-Bris e proseguito nel Domaine des Terres de Velle e Armand Heitz nella Côte de Nuits, dove ha sviluppato la sua conoscenza della produzione di ottimi Chardonnay e Pinot Nero, imparando anche la viticoltura biodinamica.

Dopo una deviazione nel Beaujolais, la tappa successiva è stata a Château Margaux per scoprire cosa serve per produrre un vino iconico. Ha poi lavorato per Domaine Chapoutier, approfondendo la sua conoscenza dei principi biodinamici e imparando a gestire contemporaneamente piccoli e grandi volumi di produzione. Ha terminato il suo tour in Australia a Rutherglen, il culmine di un viaggio che ha portato Clément non solo a scoprire nuove tecniche di vinificazione, ma anche a scoprire se stesso. Clément è tornato nella tenuta di suo padre nel 2018, ma dopo un'annata lì si è reso conto che avevano idee diverse. Così, nel 2019, ha deciso di mettersi in proprio, iniziando con l'acquisto di 1,6 ettari a Chablis e acquistando anche uve da Saint-Bris e Côtes d'Auxerre. Dopo la sua prima vendemmia, suo padre decise di dargli altri 3,5 ettari di vigneto nelle denominazioni Chablis, Cotes d'Auxerre e Saint-Bris. Clément rinuncia a prodotti chimici o insetticidi in vigna e sta lavorando per una viticoltura completamente biologica. Inoltre, in cantina utilizza pratiche naturali, come utilizzare solo la fermentazione del lievito autoctono. Fa parte di una nuova generazione di viticoltori che stanno esplorando il vasto potenziale che si trova ancora scoperto in tutta la Borgogna.