Il Pinot Nero in purezza di David Butterfield presenta un colore rosso rubino. Al naso vi sono note fruttate di cassis, ciliegia matura e una leggera sfumatura affumicata. In bocca è vivace con tannini morbidi e giovani e un ottimo finale lungo. Questo vino migliorerà per molti anni sviluppando aromi più complessi come aromi di sottobosco e cuoio.
L'obiettivo è quello di produrre vini che siano un'espressione onesta della denominazione. Senza un grande frutto non c'è modo di fare un grande vino. Fin dall'inizio si cercano uve dove il rispetto per la terra e l'ambiente sono al centro della proposta. In qualche modo va da sé che senza un radicato rispetto per la gestione del vigneto, non è proprio possibile interpretare queste denominazioni storiche in qualcosa di rispettabile e seducente.
Al momento della vendemmia, l'uva viene raccolta a mano in piccole ceste e immediatamente riportata in cantina. Vengono selezionati, diraspati e posti in tini di rovere o acciaio inox in attesa della fermentazione naturale. Durante la fermentazione si utilizza il metodo tradizionale del pigeage (l'atto di calpestare le bucce in fermentazione con l'obiettivo di estrarre colore e tannini) per rompere il cappello. Dopo una cuvaison di diverse settimane, le uve vengono pigiate e il vino passa in botti per gravità, dove rimarrà ad invecchiare per circa 18 mesi.
Un vino con un grande potenziale d'invecchiamento.
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Il Pinot Nero in purezza di David Butterfield presenta un colore rosso rubino. Al naso vi sono note fruttate di cassis, ciliegia matura e una leggera sfumatura affumicata. In bocca è vivace con tannini morbidi e giovani e un ottimo finale lungo. Questo vino migliorerà per molti anni sviluppando aromi più complessi come aromi di sottobosco e cuoio.
L'obiettivo è quello di produrre vini che siano un'espressione onesta della denominazione. Senza un grande frutto non c'è modo di fare un grande vino. Fin dall'inizio si cercano uve dove il rispetto per la terra e l'ambiente sono al centro della proposta. In qualche modo va da sé che senza un radicato rispetto per la gestione del vigneto, non è proprio possibile interpretare queste denominazioni storiche in qualcosa di rispettabile e seducente.
Al momento della vendemmia, l'uva viene raccolta a mano in piccole ceste e immediatamente riportata in cantina. Vengono selezionati, diraspati e posti in tini di rovere o acciaio inox in attesa della fermentazione naturale. Durante la fermentazione si utilizza il metodo tradizionale del pigeage (l'atto di calpestare le bucce in fermentazione con l'obiettivo di estrarre colore e tannini) per rompere il cappello. Dopo una cuvaison di diverse settimane, le uve vengono pigiate e il vino passa in botti per gravità, dove rimarrà ad invecchiare per circa 18 mesi.
Un vino con un grande potenziale d'invecchiamento.
Regione | FRANCIA - Borgogna |
---|---|
Denominazione | Borgogna AOC |
Vitigno | Pinot Nero |
Annata | 2019 |
Alcol (%) | 13 |
Litri | 0,75 |
Abbinamenti | Perfetto in accompagnamento a carni rosse, selvaggina e pollame. |
L'azienda |
DAVID BUTTERFIELD
David Butterfield è arrivato in Borgogna tramite Butterfield & Robinson (l'attività di viaggio della sua famiglia). Dopo essersi innamorato del luogo ha partecipato a un programma di lavoro/studio in viticoltura ed enologia presso la locale scuola del vino a Beaune. Dopo la laurea nel 2003, gli è stato concesso un "Brevet Professionnel" dal Ministero dell'Agricoltura francese. Tra il 2001 e il 2004, ha lavorato con diversi importanti produttori in Borgogna e Nuova Zelanda prima di avviare la propria attività nel 2005. |
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