Si presenta con colore giallo paglierino tenue dai riflessi verdognoli ed esprime profumi di frutta acerba e sentori agrumati. Al palato risulta di ottimo equilibrio grazie all’ottima acidità che emerge, dimostra una piacevole persistenza.
La vinificazione dell’uva di Cococciola avviene all’interno di tini d’acciaio inox a temperatura controllata e alla sua fermentazione segue un affinamento di 4 mesi che precede l’imbottigliamento.
L’uva proviene da un ettaro di vigneto coltivato utilizzando la pergola abruzzese. È stato impiantato da Ciavolich nel 1985 a Loreto Aprutino e i grappoli sono caratterizzati per essere grandi e dal colore verdognolo.
Un vitigno di nicchia, autoctono dell’Abruzzo, di cui Ciavolich produce solamente 3000 bottiglie all’anno. Apprezzato particolarmente per la sua acidità.
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Si presenta con colore giallo paglierino tenue dai riflessi verdognoli ed esprime profumi di frutta acerba e sentori agrumati. Al palato risulta di ottimo equilibrio grazie all’ottima acidità che emerge, dimostra una piacevole persistenza.
La vinificazione dell’uva di Cococciola avviene all’interno di tini d’acciaio inox a temperatura controllata e alla sua fermentazione segue un affinamento di 4 mesi che precede l’imbottigliamento.
L’uva proviene da un ettaro di vigneto coltivato utilizzando la pergola abruzzese. È stato impiantato da Ciavolich nel 1985 a Loreto Aprutino e i grappoli sono caratterizzati per essere grandi e dal colore verdognolo.
Un vitigno di nicchia, autoctono dell’Abruzzo, di cui Ciavolich produce solamente 3000 bottiglie all’anno. Apprezzato particolarmente per la sua acidità.
| Regione | ITALIA - Abruzzo |
|---|---|
| Denominazione | Colline Pescaresi IGT |
| Vitigno | Cococciola |
| Annata | 2019 |
| Alcol (%) | 13 |
| Litri | 0,75 |
| Abbinamenti | Vino che si presta all'abbinamento con fiori di zucca in pastella ripieni di burrata, verdurine dell’orto in pastella o gateaux di patate. |
L'azienda
|
CIAVOLICH
I Ciavolich erano mercanti di lana che arrivarono nel 1500 a Miglianico e nel 1853 costruirono la prima cantina della famiglia, una delle più antiche strutture di vinificazione in Abruzzo. La cantina di Miglianico venne seguita fino agli anni 60, quando si aprì la divisione ereditaria di Donna Ernestina, dalla quale i Ciavolich ricevettero la tenuta di Loreto Aprutino in cui Giuseppe Ciavolich piantò i vigneti che tutt’oggi continuano a coltivare. |
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